Ricordiamo che cambiano le regole per i commercianti al minuto: il Decreto Legge n.119/2018, infatti, introduce l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi (ricevute fiscali o scontrini fiscali) all’Agenzia delle Entrate. L’avvio delle nuove procedure avverrà comunque per gradi.

Il primo step scatta dal 01/07/2019 e riguarda tutti i commercianti al minuto che, durante il 2018, hanno realizzato volumi d’affari superiori ai 400.000 euro: significa non soltanto quanto realizzato tramite la vendita al dettaglio ma il volume totale degli affari realizzati dal contribuente fino al 31 dicembre del 2018, così come inseriti nel modello IVA 2019.

L’obbligo di invio telematico scatterà invece per tutti i commercianti al minuto a partire dal 01/01/2020, salvo particolari ipotesi di esonero che saranno definite con apposito decreto suddivise per tipologia di attività svolta e luogo di esercizio dell’attività. Questo secondo parametro, infatti, dipende dal fatto che gli esercenti saranno obbligati anche a dotarsi di un particolare registratore telematico (o altri strumenti idonei, indicati dall’Agenzia delle Entrate) in grado di inviare i corrispettivi via internet: la copertura della rete, però, è ancora carente in diverse parti d’Italia. A partire dall’inizio del 2020, inoltre, sarà quindi abrogata la tenuta del registro dei corrispettivi. In caso di mancata memorizzazione od omissione della trasmissione dei corrispettivi, così come in caso di trasmissione o memorizzazione di dati incompleti o non veritieri, si applica una sanzione che va da un minimo di 250 euro fino a un massimo di 2.000 euro.

L’invito pertanto è quello di procedere alla verifica dell’apparato attualmente in possesso per valutarne la conformità alla trasmissione telematica.
Coloro che vendono al dettaglio, con emissione di scontrini e/o ricevute fiscali, infatti sono soggetti all’obbligo di dotarsi dei Registratori Telematici (RT) oppure di adeguare (ove tecnicamente possibile) i propri registratori fiscali esistenti, al fine di potere adempiere all’invio telematico giornaliero dei corrispettivi.
Si consiglia di adeguarsi all’obbligo in questione entro le scadenze sopra riportate onde evitare sanzioni importanti che vanno da un minimo di 250 ad un massimo di 2000 euro.

CREDITO IMPOSTA

Per l’acquisto del nuovo registratore di cassa è prevista la formazione di un credito di imposta pari al 50% della spesa sostenuta nei seguenti limiti:
– Valore massimo del credito di imposta euro 250,00 nel caso di acquisto per registratore;
– Valore massimo del credito di imposta euro 50,00 nel caso di adeguamento per registratore.

L’usufruizione del credito è tuttavia vincolata alla registrazione della fattura ed al pagamento della stessa tramite mezzi tracciabili (assegni bancari, assegni postali, circolari, addebito diretto, bonifici bancari/postali, carte di debito, carte di credito, ecc.).
Il credito in questione spettante è usufruibile tramite modello F24.