Con queste misure, il governo italiano si propone di sostenere le famiglie in difficoltà, garantire una gestione più equa delle risorse umane nel mercato del lavoro e affrontare le sfide legate all’immigrazione in modo responsabile e organizzato.

Bonus Natale 2024

Il Ministero del Lavoro ha confermato l’introduzione del Bonus Natale 2024, una misura economica concepita per fornire un supporto concreto alle famiglie italiane in difficoltà finanziaria. Il bonus, dell’importo di 100 euro, verrà accreditato automaticamente in busta paga a dicembre 2024, in concomitanza con la tredicesima mensilità, e rappresenta un importante sostegno per i lavoratori dipendenti durante le festività natalizie.

Per poter beneficiare di questo bonus, i lavoratori devono soddisfare tre requisiti fondamentali:

  1. Limite di reddito: Il reddito annuale del lavoratore non deve superare i 28.000 euro per l’anno d’imposta 2024. Questo tetto è stato fissato per garantire che il sostegno sia indirizzato a coloro che ne hanno maggiore bisogno.
  2. Requisiti familiari: Il lavoratore deve avere almeno un figlio fiscalmente a carico e un coniuge non legalmente separato. In alternativa, possono beneficiare del bonus i genitori monogenitoriali, ovvero coloro che non condividono la responsabilità genitoriale a causa di decesso, mancato riconoscimento o adozione da parte di un solo genitore. Questo criterio è stato introdotto per tutelare le famiglie in situazioni di vulnerabilità.
  3. Imposta lorda: È necessario che l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente sia superiore alla detrazione spettante. Questo requisito assicura che solo i lavoratori con un effettivo carico fiscale possano accedere al bonus.

L’erogazione del bonus avverrà direttamente nella busta paga di dicembre 2024, previa richiesta del lavoratore. Quest’ultimo dovrà fornire al datore di lavoro i dati fiscali del coniuge e dei figli per permettere di verificare la sussistenza dei requisiti. È importante notare che se successivamente si scopre che il bonus non era dovuto, l’importo sarà recuperato tramite la busta paga.

Esonero lavoratori disabili

Un’altra importante misura introdotta è l’esonero dall’obbligo di assunzione di lavoratori con disabilità, attivabile attraverso il nuovo sistema online PagoPA. Questa iniziativa, attiva da ottobre 2024, si rivolge specificamente alle aziende che operano in settori ad alto rischio e che contano almeno 15 dipendenti.

I datori di lavoro possono richiedere l’esonero dalle assunzioni obbligatorie di persone con disabilità se svolgono attività ad alto rischio, caratterizzate da un premio INAIL superiore al 60 per mille. La richiesta di esonero può essere effettuata tramite un’applicazione disponibile nel portale “Servizi lavoro” del Ministero del Lavoro, in conformità con le disposizioni del decreto ministeriale dell’11 giugno 2024.

Per ottenere l’esonero, il datore di lavoro deve compilare un’autocertificazione telematica, la quale avrà validità per un trimestre. In assenza di cambiamenti significativi, non sarà necessario ripresentare la dichiarazione per i trimestri successivi. Tuttavia, è fondamentale rispettare il pagamento del contributo esonerativo, poiché il mancato pagamento comporterà la decadenza del beneficio.

Il contributo esonerativo è fissato a 39,21 euro per ogni giorno lavorativo e per ciascun lavoratore disabile non assunto. Pertanto, il versamento dovrà essere effettuato trimestralmente tramite il sistema PagoPA, con un importo totale di 2.587,86 euro per ciascun lavoratore non occupato in un trimestre. Inoltre, le aziende già in possesso di un esonero prima dell’entrata in vigore delle nuove regole (1° ottobre 2024) dovranno presentare una nuova autocertificazione entro il 1° novembre 2024.

Il nuovo sistema PagoPA non solo mira a velocizzare le pratiche burocratiche, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e precisione nella gestione delle richieste di esonero. L’autocertificazione sarà considerata valida solo dopo l’effettivo pagamento del contributo, assicurando così una gestione più efficiente e responsabile delle risorse.

Nuove disposizioni sui flussi migratori

Il Decreto Flussi (DL 145/2024), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l’11 ottobre 2024, introduce una serie di modifiche significative alle procedure di ingresso e assunzione di lavoratori stranieri non residenti, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei flussi migratori in Italia e garantire una maggiore trasparenza ed efficienza nel processo di selezione e assunzione.

Tra le principali novità introdotte dal decreto, si evidenzia l’implementazione di un sistema di controllo più rigoroso già nella fase di precompilazione delle domande di nulla osta per l’ingresso. Le dichiarazioni presentate dai datori di lavoro saranno verificate attraverso l’interoperatività tra le banche dati di vari enti pubblici, tra cui il Ministero del Lavoro, INPS e Agenzia delle Entrate. Questo approccio mira a prevenire frodi e garantire la correttezza delle informazioni fornite.

Un altro aspetto rilevante è che il datore di lavoro dovrà confermare l’effettiva volontà di assumere il lavoratore entro sette giorni dalla richiesta del visto di ingresso. In caso di mancato rispetto di questo termine, il datore di lavoro sarà sanzionato e non potrà presentare ulteriori richieste di nulla osta per un periodo di tre anni.

Regole per i lavoratori stagionali

Il decreto apporta significative modifiche anche per i lavoratori stagionali. A partire dal 2025, questi ultimi avranno la possibilità di essere riassunti entro60 giorni dalla scadenza del contratto, eliminando l’obbligo di lasciare l’Italia alla fine del rapporto di lavoro. Inoltre, sarà possibile convertire il permesso di soggiorno stagionale in un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, senza dover rispettare le quote stabilite.

Nuove quote per badanti

In risposta alla crescente domanda di assistenti familiari per anziani e disabili, il Decreto Flussi prevede 10.000 nuove quote destinate specificamente a badanti e operatori dell’assistenza familiare nel 2025. Le nuove assunzioni saranno gestite tramite agenzie per il lavoro e organizzazioni datoriali firmatarie del CCNL del settore domestico, garantendo così che le assunzioni avvengano in modo regolare e conforme alle normative.

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